In un mercato in continua evoluzione, molte aziende si interrogano su come assicurare la capacita’ di impresa, assicurare rendimenti di capitali maggiori rispetto ai costi e offrire vantaggi competitivi.
La risposta risiede nelle scelte decisionali e gestionali; come lo stratega aveva capacita’ di condurre e manovrare le proprie truppe in maniera piu’ opportuna, allo stesso modo le funzioni di coordinamento aziendale devono cavalcare tendenze, individuare rischi e opportunita’.
Fondamentali per la prosperita’ e la sopravvivenza dell’impresa, risultano le attivita’ di strategia e di pianificazione. Vediamole in breve.
La strategia di gruppo (corporate strategy) definisce il campo di azione dell’impresa attraverso la scelta dei settori e dei mercati nei quali competere. Le decisioni strategiche a livello di gruppo includono gli investimenti per la diversificazione, l’integrazione verticale, le acquisizioni e le nuove iniziative imprenditoriali; l’allocazione delle risorse tra le diverse aree d’affari; i disinvestimenti.
La strategia di business (business strategy) definisce il modo di competere all’interno di un determinato settore o mercato. Se l’impresa vuole avere successo in un settore, deve conseguire un vantaggio competitivo sui suoi rivali. Per tale motivo quest’area della strategia è anche definita come strategia competitiva. Le strategie di business sono elaborate e implementate attraverso strategie funzionali per le diverse aree: produzione, ricerca e sviluppo, marketing, risorse umane, finanza.
La pianificazione aziendale può essere definita come il sistema operativo attraverso il quale l’azienda definisce i suoi obiettivi, previa analisi della realizzabilità e dei conseguenti vantaggi, e le azioni atte a conseguirli. Gli obiettivi, a loro volta, possono essere definiti come risultati futuri, misurabili, che si prevede di conseguire entro un determinato tempo.
In termini generali la pianificazione è il processo con il quale, dato un sistema sociale, si stabilisce uno stato futuro dello stesso ritenuto desiderabile (obiettivo), si individuano le azioni per conseguirlo (piano d’azione) e le risorse per mettere in atto queste azioni. Il prodotto della pianificazione prende il nome di piano. La pianificazione può interessare sistemi sociali di differenti dimensioni: da un intero sistema economico (pianificazione macroeconomica) o sociale ad una singola azienda (pianificazione aziendale).
Il sistema di pianificazione aziendale è normalmente connesso al sistema di controllo di gestione, il quale ha lo scopo di guidare la gestione aziendale verso il conseguimento degli obiettivi pianificati, evidenziando gli scostamenti tra questi ultimi e i risultati della gestione e mettendo così in grado i responsabili di decidere e attuare le opportune azioni correttive. Tale stretta integrazione fa sì che normalmente, sia a livello teorico che pratico, si parli di “sistema di pianificazione e controllo”.
La pianificazione implica la volontà di controllare l’evoluzione dei fenomeni e comporta, quindi, l’assunzione di decisioni su:
gli obiettivi che si vogliono conseguire nell’orizzonte temporale considerato, obiettivi che devono essere
SMART (specifico, non generico),
MEASURABLE (misurabile),
ACHIEVABLE (raggiungibile),
REALISTIC (realistico)
TIME-BOUND (da raggiungere in un tempo definito); le attività necessarie per conseguire gli obiettivi e le risorse (umane, materiali, finanziarie ecc.) impiegate per svolgerle; i tempi, le modalità e l’organizzazione per acquisire (se non già disponibili) ed impiegare le risorse.
Pianificazione e strategie sono scienze prese dall’arte della guerra e riportate in ambito aziendale.
In quanto tali, devono perseguire in maniera incisiva i medesimi obiettivi: l’utilizzazione del “potenziale bellico” nel modo più efficace e produttivo ai fini della “vittoria”.
Autore Valerio Gambino